Chi ha deciso di montare i titoli in testa al film “Gli ultimi della classe”, voleva assicurarsi che fosse l’unica cosa veramente vista dagli spettatori con attenzione.
Poi inizia la storia: Michele, liceale imbranato, dopo una catastrofica pagella invernale viene ritirato da scuola per preparare la maturità come privatista. Una delusione sentimentale e l’aiuto della bellissima insegnante di italiano e latino gli faranno superare complessi e l’appello finale.
Il regista Luca Biglione è al debutto sul grande schermo e non cerca di nasconderlo con tutte le imprecisioni del caso. Per il resto, il film mantiene fede alle premesse: dipinge con ironia un mondo giovanile fatto di blog, scuola e cottarelle.
Non c’è Moccia, non c’è Scamarcio: difficile possa diventare il prossimo tormentone estivo. Anche il leitmotiv “Sei una coppa gelato da 10 euro, mentre le altre sono da 1 euro e 30” non convince. Un po’ perché per 1 euro e 30 nessun gelataio darebbe neppure un cono, in secondo luogo non è facile che diventi il tormentone di 3MSC.
Sara Tommasi deve fare ancora molti progressi prima di potersi definire attrice, sebbene compensi eccellentemente le carenze interpretative con la presenza fisica.
La migliore sullo schermo è Nathalie Rapti Gomez. Già vista in uno spot in cui si toglieva imbottiture e lenti a contatto colorate per dimostrare al fidanzato com’era realmente, in questa storia interpreta la migliore amica innamorata. Tra campi di calcio e lezioni di italiano, è brava e convincente.
Comprensibile che Venditti abbia sbuffato chiedendo che le sue canzoni non siano più usate per i titoli dei film. In questo caso non succede, ma il cantautore romano è comunque presente. D’altro canto, quando si sente la sua voce cantare “Ti ricordi quella strada, eravamo io e te …” è inevitabile ringraziare la sua voce e “Nata sotto il segno dei pesci”.
Frase cult. L’amico figo che suggerisce allo sfigato Michele: “Scusa ma limitarti a metterle la lingua in bocca, no?”. Ecco, significativa della sceneggiatura.
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